Potere legislativo
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Secondo la tradizione giuridica, il parlamento croato si chiama Sabor. La più antica testimonianza conservata della sessione parlamentare risale al 1273. Fino al XVI secolo i parlamenti della Slavonia e della Croazia si univano in sessioni separate, e solo dal 1681 il parlamento dei regni di Croazia, Dalmazia e Slavonia venne convocato congiuntamente (Congregatio Regnorum Croatiae, Dalmatiae et Slavoniae). Fino al 1848 Il parlamento era composto da dignitari ecclesiastici e nobili, e da allora iniziò il periodo civile e rappresentativo (fino al 1918 includeva anche i membri non eletti provenienti dalla nobiltà o dalla classe dirigente).
La lingua ufficiale fino al 1847 era il latino, da allora in poi è il croato. Durante la Seconda guerra mondiale la tradizione del Sabor fu sostituita dallo ZAVNOH (Consiglio antifascista territoriale di liberazione popolare della Croazia) che nel 1945 si autoproclamò Parlamento nazionale della Croazia. In Jugoslavia si riuniva un parlamento monopartitico, quindi il vero potere era concentrato nella Lega dei comunisti. Il primo Parlamento multipartitico fu costituito il 30 maggio 1990 e quella data viene celebrata come Festa nazionale della Croazia. Da allora si sono costituite dieci legislature del Parlamento.
Il Parlamento croato è l'organo rappresentativo dei cittadini e titolare del potere legislativo. Ha un minimo di 100 e un massimo di 160 deputati. I deputati non hanno un mandato vincolante e godono dell'immunità. Il Sabor croato ha un presidente e da due a cinque vicepresidenti. Il Presidente del Sabor è eletto tra i deputati, di regola dalla maggioranza parlamentare, nella prima sessione parlamentare alla quale è presente la maggioranza dei membri.
Il Parlamento croato decide sull'adozione e sulle modifiche della Costituzione, emana le leggi, approva il bilancio statale, decide sulla guerra e la pace, approva gli atti che esprimono la politica del Parlamento croato, approva la strategia di sicurezza nazionale e la strategia di difesa, esercita la supervisione civile delle forze armate e dei servizi di sicurezza, decide sul cambiamento dei confini nazionali, indice il referendum, dirige le elezioni, le nomine e le destituzioni, controlla l'operato del governo e degli altri titolari di funzioni pubbliche responsabili davanti al parlamento croato, concede l'amnistia per i reati penali e svolge tutti gli altri compiti stabiliti dalla Costituzione. Il Parlamento può istituire commissioni investigative per qualsiasi questione di interesse pubblico.
Gli organi di lavoro del Sabor sono costituiti da comitati e commissioni, i quali discutono proposte e incentivi per l'adozione di leggi o altri atti, nonché altre questioni di competenza del Parlamento.